Preg.mi, abbiamo il piacere di riavere con noi Luigi de Magistris che, sabato 10 maggio, alle ore 17.30, nei locali del Teatro Italo Argentino, presenterà il suo ultimo libro POTERI OCCULTI.
DALLA P2 ALLA CRIMINALITÀ ISTITUZIONALE:IL GOLPE PERENNE CONTRO COSTITUZIONE E DEMOCRAZIA. Dialogheranno con l’ autore i giornalisti: Francesco Bottone, Maria Carosella, Maurizio D’Ottavio, Vittorio Labanca; in apertura l’ introduzione del presidente del Centro Studi Alto Molise” Luigi Gamberale” Ida Cimmino e i saluti istituzionali del sindaco del Comune di Agnone Daniele Saia.
La presentazione è organizzata dal CSAM con la collaborazione dell’ Ass.”Amici del Teatro Italo Argentino” e patrocinata dal Comune di Agnone e dall’Ordine dei Giornalisti del Molise.
IL LIBRO
Protagonista da magistrato di scottanti inchieste su corruzione e criminalità organizzata, Luigi de Magistris in questo saggio evidenzia come la Repubblica italiana, da decenni, sia fortemente condizionata da poteri occulti, con collusioni che arrivano fino al cuore dello Stato. Questi poteri costituiscono un sistema spesso criminale e sempre più pervasivo, che intreccia mafie, massonerie più o meno deviate, servizi segreti, imprenditori, finanzieri, politici e perfino settori della magistratura. Negli ultimi trent’anni, in particolare, si è assistito a una crescente criminalità istituzionale: i poteri occulti si sono mimetizzati nelle istituzioni, utilizzate per finalità illegali e per colpire, attraverso la legalità formale, chiunque osi indagare o opporsi.
Dalla Prima Repubblica a oggi – dalla strategia della tensione al piano di rinascita democratica della Loggia P2, dalla trattativa Stato-mafia alle politiche autoritarie e salva corrotti del governo Meloni – il libro ricostruisce il ruolo eversivo dei poteri occulti nella storia italiana: un vero e proprio “golpe perenne” contro la Costituzione e la democrazia. De Magistris documenta come operano le nuove mafie al tempo del neoliberismo e denuncia la dilagante corruzione e la rinascita di una P2 trasversale ai partiti, dedita alla predazione delle risorse pubbliche. Nonostante la forza di questo sistema criminale, esistono ancora servitori dello Stato, come de Magistris, che hanno lottato e continuano a lottare per difendere legalità e giustizia, pagando spesso un prezzo altissimo. Analizzando fatti e vicende che pochi hanno il coraggio di raccontare, Poteri occulti è una lettura essenziale per conoscere le profonde connessioni tra politica, affari, criminalità e poteri segreti e al contempo un appassionato appello per un risveglio politico, etico e civile.
«Giovanni Falcone prima di morire disse: “Ci troviamo di fronte a menti raffinatissime che tentano di orientare certe azioni della mafia. Esistono forse punti di collegamento tra i vertici di Cosa Nostra e centri occulti di potere che hanno altri interessi. Ho l’impressione che sia questo lo scenario più attendibile se si vogliono capire davvero le ragioni che hanno spinto qualcuno ad assassinarmi”. Una tremenda profezia quella di Falcone: quei centri occulti di potere, come denuncia Luigi de Magistris in questo prezioso libro, ancora oggi soffocano e uccidono la giustizia e la nostra democrazia».
Sigfrido Ranucci
«Luigi de Magistris l’ha incontrato e avversato dapprima come PM, poi come politico e uomo di forte impegno civile: è il network dei poteri che lavora contro la Costituzione e fa dell’Italia il paese del golpe permanente».
Gianni Barbacetto
DALL’ INTRODUZIONE:
I poteri occulti sono stati, e sono, protagonisti della storia italiana. Hanno partecipato, e partecipano, al governo del paese. Hanno inquinato, e inquinano, i processi democratici. Hanno rivestito, e oggi più che mai rivestono, un ruolo di primo piano nella vita economica italiana, da nord a sud. Raramente, però, sono citati nei libri di storia.
Se è vero che di poteri occulti hanno discusso anche grandi intellettuali come Bobbio, Pasolini, Sciascia, è altrettanto vero che parlarne resta enormemente complicato. Proprio perché sono occulti, avvolti nel segreto, le zone d’ombra prevalgono sulle conoscenze in nostro possesso. Impossibile raccogliere dati, impossibile catalogare con precisione il fenomeno nelle sue ramificazioni, impossibile tracciare un quadro chiaro e coerente della sua distribuzione geografica ed evoluzione storica, impossibile individuare tutte le connessioni occasionali o sistemiche tra poteri occulti e poteri ufficiali, oltre che con il tessuto economico e sociale. Senza contare che spesso, quando qualcuno prova a far emergere il tema dei poteri occulti nel dibattito pubblico, viene pretestuosamente accusato di complottismo, di dietrologia.
Eppure, non si può comprendere la storia italiana senza parlare di poteri occulti. Nonostante le difficoltà di cui abbiamo detto, numerose indagini e risultanze processuali, nonché validissime inchieste giornalistiche, ci permettono di farlo. I poteri occulti non devono essere confusi con una sorta di SPECTRE, un’organizzazione onnipotente che muove tutti i fili della politica e dell’economia e che tiene sotto scacco l’intera cittadinanza. Allora sì che si corre il rischio di scadere nel cospirazionismo o nella paranoia. I poteri occulti sono invece soggetti di varia natura – politici, militari, faccendieri, imprenditori, professionisti, mafiosi, uomini dei servizi segreti o delle forze dell’ordine, persino magistrati – che si uniscono in strutture più o meno organizzate e con vincoli più o meno stretti, molto spesso di tipo massonico, e che prendono decisioni in segreto per poi ratificarle, direttamente o attraverso le loro persone di riferimento, nelle sedi del potere legittimo o nei loro ambiti professionali.
I poteri occulti formano tra loro reti intricate e trasversali alla società, e in genere mostrano un buon livello di flessibilità e vari gradi di convergenza tra soggetti e interessi molto diversi. A volte i loro obiettivi si sposano con quelli del potere pubblico, altre volte sono fortemente in contrasto; in tutti i casi, i poteri occulti asserviscono le istituzioni a interessi privati e tendono a permeare di legalità formale quanto di più eversivo si possa realizzare: lo svuotamento dei principi fondamentali della Costituzione e della democrazia.
Se è vero, infatti, che non vediamo quasi mai all’opera i poteri occulti, ne vediamo però gli effetti: quelli più diretti e drammatici, come le stragi e gli omicidi eccellenti, ma anche quelli più indiretti (eppure incisivi), come la predazione del denaro pubblico, la prevalenza di ristretti interessi privati su quelli pubblici, la corruzione dei processi democratici, le riforme oligarchiche, l’influenza economica e politica delle mafie, i depistaggi e gli ostacoli alle inchieste contro i potenti, lo Stato di diritto che resta lettera morta. La democrazia formale è sempre stata garantita, la democrazia sostanziale, invece, a quasi un secolo dall’entrata in vigore della Carta costituzionale, è ancora un miraggio. E per capire perché, la capacità eversiva dei poteri occulti in Italia non può essere trascurata.
Volendo semplificare, potremmo dire che i poteri occulti riuniscono tutti quei soggetti che, per ragioni d’interesse o per convinzioni autoritarie, sono allergici ai principi costituzionali e al disegno di una società più libera e più uguale, e che sono disposti ad agire con tutti i mezzi pur di non vederlo realizzato. Per questo si può parlare di “golpe perenne” contro la Costituzione e la democrazia, una sorta di dittatura nascosta, frammentata e insieme pervasiva.
Centro Studi Alto Molise